Daniele..
per non dimenticareEro consapevole che sarebbe stata dura ma il mio unico pensiero eri tu. Io e te… e con te al mio fianco nulla avrebbe potuto spaventarmi ed io, mi sentivo una guerriera invincibile. I primi 3 anni sono stati molto difficili ma poi, come per magia, nella nostra vita è arrivato Pietro, lui con grande dolcezza … ci ha preso per mano e ci ha amato infinitamente entrambi! Pietro tuo papà, tu… Daniele suo figlio, perchè un vero padre è quello che ti cresce con amore come ti ha cresciuto lui. In questi giorni ho ripercorso ogni attimo vissuto insieme, ogni ricordo ha accarezzato il mio cuore lacerato. Ricordo la tua espressione piena di gioia quando ti ho detto:
Sai Daniele io e papà ti abbiamo fatto un regalo bellissimo, presto arriveranno due sorelle gemelle Francesca e Veronica, le sorelline come le chiamavi tu. 38 anni di vita vissuta insieme ora, di te mi restano solo i nostri ricordi, troppo pochi per colmare l’immenso vuoto che hai lasciato. Io, in cuor mio sentivo, sentivo che tu saresti rimasto poco in questa vita terrena sapevo che LEI ti voleva tra le sue braccia. Daniele, figlio mio, ti prego dammi il coraggio e la forza di andare avanti, placa questo mio dolore innaturale,asciuga le mie lacrime perchè devo raccontare al tuo amato nipote Giole chi era lo zio Daniele. Devo raccontargli del tuo grande e generoso cuore, delle tue passioni … della tua voglia costante di giocare e scherzare. SI ! gli racconterò di come riuscivi sempre a farci sorridere con le tue infinite battute scherzose. Daniele, amore mio, forse… forse come amavi fare tu è uno scherzo anche questo. Beh se è così ti aspetto per cena, e non fare tardi come al solito…
Voglio sapere come è morto mio figlio»: disperata, ma combattiva, Maria Rosa Laboragine, madre di Daniele Roncolato, il 38enne stroncato da un malore il 17 gennaio, pretende di conoscere tutta la verità sulle cause che hanno portato al suo decesso. Una tragica fine che la donna sospetta essere collegata alla vaccinazione anti-Covid cui Roncolato si era sottoposto di recente, facendosi iniettare la dose booster. «Non sono un medico e non posso affermarlo con certezza, ma sono troppe le cose che non tornano. Daniele aveva fatto la terza dose il 2 gennaio ed esattamente quindici giorni dopo, guarda caso il periodo entro il quale possono manifestarsi reazioni avverse, è morto». Non è l’unico aspetto da chiarire, secondo la madre. Ve ne sono altri che gettano sulla scomparsa di Lele, com’era conosciuto da tutti, una luce inquietante. «La seconda dose se l’era fatta iniettare il 31 Luglio ed alla metà di Agosto – continua la donna nota anche come la sensitiva Rosemary – era stato ricoverato per otto giorni all’ospedale di Asiago per una grave forma di polmonite che lo aveva fortemente debilitato, anche se allora era risultato negativo al Covid». Esito completamente opposto, invece, quello del test eseguito sulla salma del 38enne prima di procedere con l’autopsia. «Daniele era positivo. E lo sono anch’io, visto che vivevamo assieme». Maria Rosa Laboragine adesso è in quarantena e deve affrontare da sola queste ore difficilissime. Unico contatto con il mondo esterno il suo cellulare che squilla in continuazione: in tanti vogliono esprimerle il loro cordoglio, amici di Daniele, semplici conoscenti, ma anche esponenti politici. Dopo le condoglianze della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, le sono giunti i messaggi del Presidente del Veneto Luca Zaia e del senatore dell’Udc Antonio De Poli. La sua positività al virus ha comportato l’inevitabile spostamento della data delle esequie, all’inizio fissate per domani, 22 gennaio. «Avrò il tampone di controllo il 25 gennaio. Se sarà negativo, il funerale verrà celebrato il 29. Io voglio sapere come è morto mio figlio – ripete poi in una triste litania -. Daniele è sempre stato sanissimo. Era giovane e forte. Ma da alcuni giorni, dopo la terza iniezione, lamentava dolori alla schiena, proprio all’altezza di un polmone, e una continua sensazione di costrizione al petto. Era sempre molto stanco e andava a letto presto. Io gli dicevo di chiamare il suo medico, di sottoporsi a degli esami di controllo, lui mi assicurava che l’avrebbe fatto. Ma purtroppo non ce n’è stato il tempo». Daniele Roncolato si era sentito male nel pomeriggio di lunedì mentre si trovava all’interno del magazzino della Plurima, azienda di Monselice specializzata nel trasporto di materiale ospedaliero, dove lavorava da qualche mese. I suoi colleghi lo avevano trovato riverso sul pavimento privo di sensi e avevano dato immediatamente l’allarme al 118. Le sue condizioni erano però apparse subito critiche. Un elicottero del Suem lo aveva trasportato in ospedale, ma nulla avevano potuto fare i medici: alle 18,30, Daniele Roncolato cessava di vivere. «Dopo il funerale, mio figlio verrà cremato conclude Maria Rosa Laboragine –
Poi le sue ceneri me le porterò a casa. Resterà sempre con me
Ciao Rosemary
Ti ho pensato spesso in questi giorni, so che a fianco hai tante persone che ti vogliono bene e che volevano bene a Lele, semplicemente perché siete due anime pure.
E dico “ siete” perché Lele sarà sempre al tuo fianco, ricordalo.
So che sei forte, lo hai dimostrato nella tua vita e lo stai dimostrando ora; non posso neanche immaginare cosa possa significare la perdita di un figlio e non ci sono parole che possano lenire un dolore così atroce.
Lunedì ti sarò vicino e poi se vorrai, con calma, più avanti mi piacerebbe poterti fare visita. Un caro abbraccio da parte mia e di Gloria.
Moreno Valdisolo
Sindaco di Teolo ( PD)